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Consiglio regionale del Lazio - In commissione il presidente Patanè

Cinema, in audizione i rappresentanti Agis e Anec

La Regione Lazio

- È partito dal confronto con i rappresentanti di Agis e Anec il ciclo di audizioni inaugurato dalla V commissione presieduta da Eugenio Patanè (Pd), in vista della discussione dellaproposta di modifica della legge regionale n. 2 del 2012 sullo sviluppo del cinema e dell’audiovisivo, di iniziativa della Giunta.

Lo stesso presidente ha così riassunto in apertura di seduta lo spirito del nuovo testo: “Esigenze di bilancio e di opportunità hanno indotto a una riflessione sulla soppressione del Centro regionale per il Cinema e l’Audiovisivo, liberando risorse per favorire il rientro della Regione nella Fondazione Film Commission e per immaginare dei sostegni concreti alle produzioni a basso costo, di esordio, sperimentali, con particolare attenzione alla promozione del linguaggio cinematografico anche all’interno del percorso educativo dei nostri ragazzi”.

Il presidente della sezione regionale Anec, Giorgio Ferrero, nel suo intervento ha chiesto di inserire precise indicazioni, per le produzioni cofinanziate con fondi regionali, circa la presenza in sala di attori e registi al momento della programmazione in sala delle opere, in modo da aumentarne l’attrattività mediatica.

Il presidente dell’unione regionale Agis, Massimo Monaci, ha posto maggiormente l’accento sulla necessità di un ulteriore intervento legislativo tarato unicamente sulla salvaguardia dello spettacolo dal vivo, in nome di una riorganizzazione del settore in un momento di forte crisi per teatri e luoghi di cultura.

Il segretario generale Agis-Anec, Massimo Arcangeli, apprezzando l’impianto generale delle modifiche alla legge regionale del 2012, ha però ravvisato la mancanza di riferimenti, allora come oggi, al tema del contrasto alla pirateria, per meglio tutelare opere di ingegno come i film. Si è inoltre affrontato il tema della riconversione dei numerosi spazi (circa 60 nella sola area romana) un tempo adibiti a cinema e teatri e oggi chiusi per crisi economica o vertenze giudiziarie in corso. Arcangeli ha chiesto una legislazione quanto più chiara possibile in materia al fine di poter consentire ai privati che intendano investire in ambito culturale una migliore pianificazione delle proprie operazioni sul territorio.

Gli interventi dei numerosi consiglieri presenti (Aurigemma, Baldi, Bonafoni, Carrara, Denicolò, Di Paolantonio, Giancola, Perilli, Pernarella, Petrassi) hanno sottolineato la necessità di agire in maniera rapida e mirata nel settore del cinema e dell’audiovisivo, con aiuti strutturali e non episodici. In particolare, si è delineata la volontà di pensare a forme di sostegno che vadano più in là, temporalmente, del mero momento della produzione, in modo da ‘accompagnare’ l’opera fino alla presentazione ai media e alla promozione in sala. È stata posta molta attenzione, inoltre, sulla necessità di riattivare luoghi di cultura nelle periferie e nei piccoli centri, nell’ottica di una razionalizzazione dell’offerta complessiva. Le forze di opposizione hanno integrato queste osservazioni sottolineando la necessità di una maggiore concertazione prima di procedere alla modifica della legge esistente in materia.

Prendendo spunto da queste riflessioni, l’assessore al ramo, Lidia Ravera, ha annunciato un approfondimento della tematica riguardante la salvaguardia del diritto d’autore e del contrasto alla pirateria informatica, concordando, assieme al presidente Patanè, il calendario delle prossime audizioni favorendo la più ampia partecipazione delle realtà coinvolte nel riassetto del settore.

17 settembre, 2013 - 17.42