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Politica - Lo ha detto il capogruppo del Pdl in merito all'esecutivo

Schifani: “Vedo avvicinarsi la crisi”

Renato Schifani

Schifani: “Vedo avvicinarsi la crisi”.

Lo ha detto il capogruppo Pdl al Senato, Renato Schifani.

“Vedo l’avvicinarsi di un momento di crisi – ha affermato – . Quando si convive in un’alleanza devono vigere le regole del reciproco rispetto e dal Pd non riscontriamo questo atteggiamento”.

Per Schifani è arrivato il momento di fare delle scelte politiche. “Siamo a un countdown che comporterà delle scelte – ha aggiunto – .Tutto il gruppo del Pdl al Senato è compatto, ieri ci siamo trovati tutti nella volontà a mantenere l’unità, pronti anche a battaglie da opposizione”.

Di fronte all’ipotesi di una fine anticipata dell’esecutivo i Democratici si dicono convinti che “il presidente Napolitano deciderà per il meglio, per il bene del Paese”.  

“La responsabilità di un’eventuale crisi legata alla decadenza di Berlusconi sarebbe del Pdl – ha affermato il responsabile organizzazione del Pd Davide Zoggia -. La linea del nostro partito espressa da Epifani è che per noi la legge Severino è costituzionale. Il bene del paese non suggerisce un’altra via d’uscita, come alcuni propongono, ma non bisogna chiudere gli occhi di fronte a nessuno. Non possiamo fare delle eccezioni perché altrimenti verrebbe meno un principio fondamentale. La responsabilità di una eventuale crisi – ha ribadito – è chiaro che sarebbe del Pdl”.

Ieri intanto Berlusconi ha rinviato lo strappo, di qualche giorno, in attesa di capire meglio quali scenari si potrebbero aprire dopo.

Il premier Enrico Letta continua a dirsi ottimista e a ripetere che “andare avanti si può con il Pdl, e ricorda agli alleati di governo che prima di tutto c’è il bene del Paese”. Ma se questo non fosse un punto sufficiente a far cambiare idea ai pidiellini non è escluso che in caso di crisi, si cerchi una maggioranza alternativa. Un’ipotesi che lo stesso Silvio Berlusconi sta valutando.

Nel Pd intanto si valutano anche le ripercussioni di un’eventuale crisi sul congresso del partito. “La macchina del congresso è ormai partita, ma sono preoccupato. E se c’è una crisi prima viene l’Italia e poi l’assise del Pd”, ha detto Beppe Fioroni.

5 settembre, 2013 - 10.03