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Politica - Lo afferma il premier - Alfano replica: "Non accettiamo ingerenze nel Pdl"

Letta: “Chiusa una pagina di 20 anni”

Enrico Letta

“Chiusa una pagina di 20 anni”.

Ad affermarlo è il premier Enrico Letta.

“Si è chiusa una stagione politica di venti anni – ha detto -. La pagina è stata voltata in modo definitivo. Silvio Berlusconi ha cercato di far cadere il governo e non ci è riuscito perché il parlamento, in sintonia con il paese, ha voluto che si continuasse“.

Secondo Letta è Alfano a uscire vincitore. “Angelino Alfano ha affermato una leadership forte e marcata: è stato sfidato e ha vinto. Ora trovino modi e forme perché quello che è accaduto non accada più. Non si ricomincia con la tarantella e sono comunque rispettoso del travaglio del Pdl”.

Quindi sulle dimissioni della Biancofiore. “Ho accettato le dimissioni del sottosegretario perché dopo che i ministri le avevano ritirate lei le ha mantenute. Quindi le ho accettate per far capire che sono cambiate le cose”.

Sul futuro, il premier ha assicurato, l’arrivo di più soldi. “Nel i lavoratori italiani avranno un beneficio in busta paga. Ne discuteremo con le parti sociali e ci saranno vantaggi anche per le imprese. La legge di stabilità avrà come cuore la riduzione del cuneo fiscale. Nelle prossime settimane, nei prossimi mesi presenteremo una legge di stabilità e lavoreremo a mettere ordine nelle aliquote dell’Iva. Lo faremo tenendo conto dei problemi della finanza pubblica“.

Su finanziamento partiti Letta si è detto pronto a un decreto. “Se entro l’autunno non avremo completato il percorso parlamentare della riforma del finanziamento dei partiti, metto a disposizione lo strumento del decreto legge”. Come data limite Letta mette il 21 dicembre.

Non si è fatta attendere la replica di Alfano. ”Non vogliamo ingerenze – ha detto il segretario -, nel Pdl lavoriamo per l’unità. Non accettiamo e non accetteremo ingerenze nel libero confronto del nostro movimento politico. E questo vale anche per il presidente del Consiglio e per il segretario del Partito democratico. Dentro questo governo, noi stiamo per difendere le nostre idee e i nostri programmi in primo luogo su tasse e giustizia e difendiamo così tutti i cittadini, Le imprese, le famiglie e i giovani. Così è stato e così continuerà a essere. Non saranno i nostri avversari a determinare la chiusura del ciclo politico di Berlusconi in quanto il popolo, ancora oggi, individua in lui il leader di un grande partito e il leader di una coalizione che può ancora vincere”.

6 ottobre, 2013 - 15.51