Prendevano a schiaffi gli anziani e li legavano alle sedie
Nepi - Li prendevano a schiaffi e li insultavano per costringerli a mangiare e poi li legavano immobilizzandoli alle sedie per impedirgli di gesticolare mentre erano imboccati .
- Il terribile video degli anziani presi a schiaffi.
E’ così che venivano trattati gli anziani di in una casa di riposo a Nepi che ospitava dieci pazienti.
Questa mattina, i carabinieri del Nas di Viterbo e del comando provinciale, a conclusione dell’operazione Barbarie, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare a carico di due donne, madre e figlia di Nepi, titolare e assistente della struttura.
Si tratta di L.R.C. del ’43 e M.M. del ’62.
Le indagini sono scattate lo scorso ottobre. “Tutto – dice il colonnello Giovanni Capasso – è partito dalla segnalazione di un cittadino, che occasionalmente ha prestato servizio nella struttura, e che ha assistito ai maltrattamenti sugli anziani ospitati. Dieci in tutto, di cui quattro non autosufficienti”.
I pazienti erano costretti a subire quotidianamente minacce, spintoni e strattoni. “Gli anziani venivano presi a schiaffi e insultati per costringerli a mangiare. A volte gli legavano le mani ai braccioli delle sedie, allungando le maniche dei vestiti, oppure gli immobilizzavano i piedi per impedirgli di gesticolare mentre venivano imboccati”.
L’indagine rientra negli accertamenti condotti dai Nas su oltre mille case di riposo dislocate sul territorio nazionale. La struttura nepesina era da tempo sotto la lente dei carabinieri. “Ad aprile avevamo eseguito dei controlli, verificando che la casa di riposo non avesse i requisiti strutturali e amministrativi per svolgere l’attività. Abbiamo quindi intensificato le indagini e, specie dopo la segnalazione dei maltrattamenti, siamo arrivati alla conclusione dell’operazione che ha portato alle misure di custodia cautelare emesse questa mattina dal gip su richiesta del pm Renzo Petroselli”.
I pazienti, ora, saranno trasferiti a Faleria. “Il sindaco – continua Capasso – ha emesso un provvedimento per cui gli anziani saranno portati da oggi in una nuova struttura della provincia”.
Un lavoro portato a termine grazie a un impegnativo lavoro di squadra. “Siamo soddisfatti per come sono andate le cose – conclude Capasso -. Ha funzionato bene la collaborazione fra cittadini e forze dell’ordine che ha permesso di mettere fine a certi episodi lesivi della dignità umana”.