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Roma - Baby prostitute - Continuano le indagini dei carabinieri su computer, sms e email per individuare le identità dei clienti coinvolti nel giro scoperto in un appartamento ai Parioli

“Se vi volete divertire sono mille euro a persona”

- Studenti, impiegati, liberi professionisti, persone insospettabili. Sarebbero questi i clienti delle baby squillo che si prostituivano nell’appartamento di Parioli a Roma.

E proprio loro, di nascosto da mogli o fidanzate, passavano ore davanti al computer. Alcuni sono stati traditi dal cellulare.

Continuano a lavorare duramente da una settimana i carabinieri che stanno cercando di individuare i clienti del giro delle baby squillo scoperto a Roma. Ma i nomi sono ancora pochi.

Le persone che si sono avvicinate alle baby prostitute sarebbero comunque tante ma sono, dicono gli inquirenti, “personalità random” o “profili generici non catalogabili”, il che non semplifica le indagini.

“Forse è anche peggio che non ci siano categorie simbolo – affermano i carabinieri -, il fenomeno è molto vasto e non ci sono punti di riferimento”.

Per ora il sospetto è che le ragazzine siano state filmate anche da altri uomini, oltre che da Michael Mario De Quattro, arrestato per tentata estorsione nei confronti di una delle due: voleva 1.500 euro per non divulgare il video che aveva girato durante un incontro.

E dagli sms è risultato che c’era anche chi cercava di portare amici e trattava sul prezzo. “È la mia ragazza, se vi volete divertire le spese sono mille euro a persona più il viaggio in aereo” recita uno dei messaggi.

Escluso, al momento, il coinvolgimento di altre ragazzine.

6 novembre, 2013 - 16.17