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Roma - Le droghe pesanti e leggere non sono più equiparate

La Corte costituzionale boccia la legge Fini-Giovanardi

Carlo Giovanardi

La Corte costituzionale boccia la legge Fini-Giovanardi che equipara droghe leggere e pesanti.

Secondo la Consulta nella norma di conversione furono inseriti emendamenti estranei all’oggetto e alle finalità del decreto. Con la decisione rivive la legge Iervolino-Vassalli come modificata dal referendum del 1993, che prevede pene più basse per le droghe leggere.

Viene così cancellata la norma con cui si erano parificate ai fini sanzionatori droghe pesanti e leggere: con la Fini-Giovanardi erano infatti state elevate le pene, prima comprese tra due e sei anni, per chi spaccia hashish, prevedendo la reclusione da sei a venti anni con una multa compresa tra i 26mila e i 260mila euro.

Di certo, la pronuncia della Consulta avrà notevoli ripercussioni sia sul numero degli attuali detenuti arrestati per reati legati agli stupefacenti, sia sui procedimenti in corso per questi stessi reati. Immediate le prime reazioni, plausi dal centrosinistra.

12 febbraio, 2014 - 20.27