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Milano - In primo grado l'ex presidente del consiglio era stato condannato a sette anni per concussione e prostituzione minorile

Caso Ruby, Berlusconi assolto in appello

Silvio Berlusconi

Milano – Rubygate, Berlusconi assolto in appello.

Clamoroso ribaltamento della sentenza di primo grado per il caso Ruby.

Dopo la condanna a sette anni del tribunale di Milano, Silvio Berlusconi è stato assolto da tutti i reati in appello. Era accusato di concussione e prostituzione minorile. 

La seconda Corte d’appello di Milano lo ha scagionato in toto. Nel primo caso, perché il fatto non sussiste. Nel secondo, perché il fatto non costituisce reato.

Il procuratore generale d’appello Piero De Petris aveva chiesto la conferma della sentenza di primo grado, ritenendo i sette anni per Berlusconi una “pena severa ma giusta”.

Gli avvocati Franco Coppi e Filippo Dinacci hanno replicato sostenendo l’insussistenza delle accuse. Arringhe incentrate, per lo più, su questioni tecniche, come le intercettazioni, di cui la difesa chiedeva l’inutilizzabilità.

Il caso Ruby inizia dall’ormai famosa telefonata in questura tra il 27 e il 28 maggio 2010. La 17enne nordafricana, fermata perché sospettata di furto, viene affidata all’allora consigliera regionale Nicole Minetti dopo una telefonata del Cavaliere.

Il pg, nella sua requisitoria, avrebbe parlato di “minaccia implicita” e “ordini” di Berlusconi al funzionario della questura Giorgia Iafrate e al capo di gabinetto Pietro Ostuni.

Il reato di prostituzione minorile riguarda, invece, l’attività di meretricio di Ruby, che l’accusa definiva “certa”, a Villa San Martino tra il 2009 e il 2010. 

Quanto all’assoluzione da questa accusa, la difesa ritiene che potrebbe essere per il fatto che Berlusconi ignorava che Ruby era minorenne. Ma la logica seguita dai giudici sarà chiara solo dopo il deposito delle motivazioni, entro i prossimi novanta giorni.

18 luglio, 2014 - 15.04