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Caso Annozero -Il programma di Santoro è stato oggetto di un altro attacco da parte dei due quotidiani vicini al premier

Il Giornale e Libero invitano a “evadere” il canone Rai

<p>Michele Santoro</p>

Michele Santoro

Annozero è ancora al centro delle polemiche. Il programma di Michele Santoro è stato oggetto di un altro attacco da parte dei due quotidiani vicini al premier Libero e Il Giornale.

Oggi hanno lanciato la proposta di disdire il canone Rai. Il primo scrive che “cresce la protesta dei lettori che non vogliono pagare l’abbonamento” e dà le istruzioni per disdire il canone.

Il secondo titola: “Non paghiamo più la tassa Santoro”. “Le porcherie di Annozero – si legge nel catenaccio – sono la goccia che fa traboccare il vaso: Travaglio e compagni vadano pure in onda, ma non sovvenzionati con i nostri soldi”.

Ma la campagna dei due quotidiani viene criticata dallo stesso viceministro Paolo Romani, che come responsabile per le comunicazioni ha annunciato un’istruttoria contro la trasmissione di Michele Santoro. “Non la condivido – ha detto in un’intervista a Radio Radicale – proprio in questo periodo stiamo rifacendo il contratto di servizio, e credo invece che sia importante far capire agli italiani che cosa sia esattamente il servizio pubblico, e dunque far capire loro quanto sia importante che all’interno del servizio pubblico non possano esserci questo tipo di trasmissioni, che a mio avviso di servizio pubblico non sono, sono programmi di altro tipo”.

Intanto continua a far discutere l’istruttoria annunciata dal Ministero dello sviluppo economico. Franceschini l’ha bollata come un’intimidazione contro la stampa libera. “È un atto assolutamente anomalo – ha dichiarato in un’intervista a Sky Tg24 – perchè esiste una commissione parlamentare di vigilanza che ha il compito di controllare il servizio pubblico”.

“La decisione assunta dal ministro è ineccepibile e sacrosanta” afferma in una nota il ministro della Cultura, Sandro Bondi.

“Trasmissioni come quella condotta da Santoro – prosegue – contraddicono platealmente una obiettiva e corretta informazione e minano alla radice le finalità proprie della televisione pubblica”. Gianfranco Rotondi, ministro per l’Attuazione del Programma, chiede che Santoro garantisca maggiore contraddittorio. “Per me Travaglio e Santoro possono cantare come gli pare, ma la Rai arruoli un mastino per una trasmissione che racconti le inefficienze della sinistra. Sarà una par condicio da far west, ma così è disarmo unilaterale”.

27 settembre, 2009 - 18.11