Accordo Karzai-Abdullah
Ahmid Karzai si piega ad un governo di coalizione.
Il presidente afgano è pronto ad aprire nei confronti del suo avversario alle presidenziali, l’ex ministro degli Esteri Abdullah Abdullah.
Citando fonti vicine alla presidenza, l’agenzia di stampa Pajhwok ha reso noto che i due leader hanno raggiunto l’accordo per evitare il ballottaggio delle elezioni presidenziali.
La notizia, comunque, non è stata ancora confermata ufficialmente né da Karzai né da Abudllah.
L’Afghanistan era andato alle urne il 20 agosto scorso, ma durante lo scrutinio sono piovute denunce di brogli da parte di Abdullah e dei suoi sostenitori.
Ieri la commissione per i reclami insediata dall’Onu ha invalidato le schede di 210 seggi, corrispondenti secondo alcune fonti a un milione e trecentomila voti: i consensi per il presidente uscente sono quindi scesi dal 54% al 48%, contro il 31,5% dell’ex ministro degli Esteri, e il ballottaggio è diventato inevitabile.
Sotto la pressione della comunità internazionale, Karzai ha fatto sapere già ieri, attraverso il portavoce Waheed Omar, che si sarebbe attenuto alle decisioni della Commissione elettorale indipendente.
Nelle scorse settimane Abdullah non aveva escluso una trattativa con Karzai per studiare una soluzione alternativa al ritorno alle urne, anche alla luce dell’inverno incombente e della situazione della sicurezza che potrebbero far crescere l’astensionismo.
In base alla legge elettorale, il ballottaggio deve essere convocato entro due settimane dalla diffusione dei risultati definitivi.
E in effetti oggi una fonte ufficiale della Commissione elettorale ha fatto sapere che il secondo turno delle presidenziali è stato fissato per il 7 novembre.