La famiglia Knox promette battaglia

Amanda Knox e Raffaele Sollecito, ai tempi della loro relazione
Amanda Knox e Raffaele Sollecito sono stati considerati colpevoli nel processo di primo grado per l’omicidio di Meredith Kercher.
Un processo e una sentenza che hanno diviso tra innocentisti e colpevolisti le due sponde dell’Atlantico. Amanda è stata condannata a 26 anni, Raffaele a 25 anni.
La differenza di un anno tra i due ex fidanzati di Perugia deriverebbe dall’ulteriore accusa di calunnia a carico della Knox.
Il pubblico ministero aveva chiesto l’ergastolo per i due ragazzi che invece hanno continuato a dichiararsi innocenti fino all’ultimo. Proprio la pena che era stata comminata a Rudy Guede per lo stesso delitto, giudicato però con il rito abbreviato che garantisce lo sconto di pena all’imputato.
Presenti in aula i due imputati e i loro familiari oltre una folla di giornalisti e curiosi. Amanda è scoppiata a piangere durante la lettura del dispositivo della sentenza, altrettanto hanno fatto alcuni familiari di Sollecito. Poco dopo i due ragazzi sono stati riportati in carcere dai cellulari della polizia penitenziaria.
Seduti su un divano in un piccolo salotto di West Seattle, i famigliari e gli amici di Amanda Knox hanno atteso con giornalisti e telecamere la sentenza del tribunale di Perugia per il delitto di Meredith Kercher.
E quando la Cnn ha trasmesso il verdetto della giuria italiana, dopo la prima reazione di sconcerto e delusione, asciugate le lacrime, la famiglia di Amanda Knox, condannata a 26 anni di reclusione, ha giurato di voler continuare a battersi per dimostrare l’innocenza della ragazza.