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Caso Annozero -Il governo commenta: "E' giusto che si proceda con le indagini per fare chiarezza"

Zavoli convoca Romani

<p>Michele Santoro</p>

Michele Santoro

Continua il caso Annozero.

La commissione di Vigilanza convocherà in questa settimana il viceministro alle Comunicazioni, Paolo Romani. Lui che aveva annunciato l’intenzione dell’esecutivo di aprire un procedimento contro Annozero. Una convocazione che arriva prima dell’8 ottobre, quando i vertici Rai saranno convocati dal ministro per le Attività Produttive, Claudio Scajola. Da cui era partito un durissimo attacco verso la trasmissione di Michele Santoro.

“Il governo ha la piena facoltà di chiedere alla Rai cosa è successo – spiega Romani dopo l’incontro con il presidente della Commissione di Vigilanza Rai Sergio Zavoli - sulla base del combinato disposto del Contratto di servizio, del Testo unico e del Codice etico”.

Al presidente Romani ha riassunto così le intenzioni del governo. A partire dalla segnalzione all’Agcom, a cui toccherà decidere le eventuali sanzioni. “Non abbiamo poteri di sanzione, possiamo solo essere di impulso. Né siamo mossi da intenti censori” ammette Romani.

“Nel parere dell’Agcom al direttore generale Masi sulla questione Travaglio – precisa – c’è scritto che l’Autorità è in grado di irrorare una sanzione pecuniaria, fino al 3% del fatturato, senza ulteriori diffide”.

Romani ha anche ricordato che il nuovo contratto di servizio della Rai sarà pronto tra qualche giorno. Il viceministro ha escluso che in questo ambito ci sia “l’intenzione di attribuire al governo poteri censori” anche perché, ha spiegato, “non si può, il contratto non attiene ad essi, per i quali c’è già la legge che stabilisce i poteri”.

L’altro fronte della polemica è la campagna per l’abolizione del canone rai portato avanti dal Giornale e dalla Lega. “Sono nettamente contrario a questa campagna contro il canone di abbonamento televisivo – ha detto Romani -. Però è chiaro che non possiamo dimenticare le reazioni indignate ci tanti italiani in questi giorni”.

Ma dopo i titoli a tutta pagina dei giorni scorsi, con il fac-simile dei moduli per disdire l’abbonamento, oggi il quotidiano diretto da Vittorio Feltri titola ‘Il Giornale terrorizza la Rai’ e sottolinea di aver ricevuto migliaia di adesioni in redazione, telefonate, mail, fax, lettere di sostegno e tantissime richieste d’aiuto.

Ma il direttore dell’Agenzia delle entrate, Attilio Befera, stamane ha ricordato che chi non paga il canone Rai deve essere considerato evasore fiscale. A margine del convegno sui paradisi fiscali, alla domanda esplicita dei giornalisti se debbano essere considerati evasori coloro che non pagano il canone, Befera ha risposto: “Si, è un’imposta”.

29 settembre, 2009 - 15.53