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Iran -Teheran continua a sfidare Israele nonostante la preoccupazione dell'Occidente

Lanciati due missili a lungo raggio

<p>Mahmoud Ahmadinejad</p>

Mahmoud Ahmadinejad

L’Iran continua a sfidare Israele.

I Pasdaran hanno effettuato un lancio di prova di due missili a lungo raggio in grado di colpirlo. Il primo test ha riguardato uno Shahab 3, l’altro il Sajil, entrambi con una gittata superiore ai mille chilometri che separano la frontiera della repubblica islamica da quella dello Stato ebraico.

L’annuncio è stato dalla tv iraniana. “Con i nostri missili possiamo prendere di mira qualsiasi punto della regione – ha avvertito il comandante delle forze aeree dei Guardiani della Rivoluzione, Hossein Salami, – anche quei regimi incapaci e in piena crisi” ha concluso alludendo a Israele.

Il lancio dei vettori, fiore all’occhiello del programma balistico iraniano, e’ stato il momento-clou di una due giorni di manovre militari (“Grande profeta 4″) in varie zone dell’Iran.

La tv ha anche mostrato le immagini del lancio del missile Shahab 3 in una regione semidesertica. L’Occidente ritiene che il raggio d’azione del vettore non sia superiore ai 1.300 chilometri, ma non e’ esclusa la possibilità che esista una nuova versione con capacità di 2.500 chilometri, i cosiddetti Shahab 3b.

Il Sejil, provato per la prima volta nel novembre 2008, e’ invece un vettore terra-terra a due stadi alimentato con combustibile solido, anch’esso con una gittata di 2.000 chilometri.

Le esercitazioni segnano una nuova esibizione dei muscoli da parte di Teheran e mettono ancor più in salita i colloqui con il “5+1″ che si apriranno giovedì a Teheran. La settimana scorsa la rivelazione dell’esistenza di un impianto segreto per l’arricchimento dell’uranio nei pressi della città santa di Qom aveva già fatto salire la tensione con l’Occidente.

Il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, ha negato che le manovre siano collegate “in alcun modo” al programma nucleare o al nuovo round di negoziati. Ma l’alto rappresentante della politica estera dell’Ue, Javier Solana, che guida il negoziato per conto del “5+1″ ha definito il test missilistico “preoccupante”.

La Francia ha chiesto a Teheran di sospendere “immediatamente le azioni destabilizzanti”. Fonti del ministero degli Esteri russo hanno pero’ invitato a “non agire sotto l’impulso delle emozioni”: “Dobbiamo calmarci e, cio’ che e’ piu’ importante, avviare negoziati efficaci”.

28 settembre, 2009 - 15.30