Nucleare, Obama avverte l’Iran
“La scoperta di un impianto nucleare segreto in Iran ha mostrato l’esistenza di un inquietante piano di occultamento da parte di Teheran, che rende più urgente la riunione con le potenze mondiali prevista per il primo ottobre”.
Lo ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti Barak Obama.
L’Iran ha riconosciuto per la prima volta ieri l’esistenza di un sito per l’arricchimento dell’uranio vicino a Qom in una lettera all’Agenzia internazionale per l’energia atomica.
Secondo il governo Usa, la divulgazione mirava a prevenire l’annuncio dei governi occidentali, che erano venuti a sapere dell’impianto.
“E’ una pesante sfida al regime di non proliferazione globale e s’inserisce in un inquietante schema di occultamento iraniano”, ha continuato Obama.
“Ecco perché i negoziati internazionali con l’Iran fissati per il primo ottobre ora assumono una nuova urgenza”, ha aggiunto Obama riferendosi ai colloqui tra Iran, Stati Uniti e altre cinque potenze previsti la prossima settimana a Ginevra.
Negli incontri a margine della sessione di lavori delle Nazioni Unite e del vertice del G20 di Pittsburgh, Gran Bretagna, Francia e Germania si sono unite agli Usa nell’agitare lo spettro di nuove sanzioni contro Teheran, se non dovesse fugare le preoccupazioni sul suo programma nucleare. Anche la Russia ha lasciato intendere di essere più decisa a procedere con le sanzioni.
L’Occidente accusa l’Iran di cercare la bomba atomica, ma Teheran insiste che il suo programma nucleare è destinato alla produzione di energia elettrica.
“La mia offerta di un dialogo serio e approfondito per risolvere la questione rimane – ha detto Obama -. Ma l’Iran deve collaborare pienamente con l’Agenzia internazionale per l’energia atomica e compiere azioni che dimostrino le sue pacifiche intenzioni”.