“L’uomo sarebbe comunque morto”
“I medici di emodinamica non c’entrano. Non si poteva fare niente”.
Così il vicepresidente della Regione Lazio Esterino Montino, che questa mattina è arrivato alla Asl di Viterbo per incontrare la dirigenza dell’ospedale di Belcolle per chiarire quanto accaduto sabato, dopo la morte di un anziano per infarto, che ha trovato chiuso il reparto di emodinamica.
“Il fatto che il reparto fosse chiuso, come tutti i giorni festivi è contemplato dai protocolli, che prevedono il trasferimento dei pazienti al policlinico Gemelli a Roma, che svolge il ruolo di hub di riferimento – chiarisce Montino -.
L’uomo sarebbe comunque morto. Aveva 72 anni, era pluri infartuato e aveva subito quattro interventi per cedimento dello stent coronarico.
Le sue condizioni sono precipitate durante il trasporto al Gemelli – ha concluso Montino -. In ogno caso, i medici non avrebbero potuto fare niente.
Ho letto i rapporti del direttore generale Adolfo Pipino, del direttore sanitario e del responsabile di emodonamica. Alla luce di tutto ciò, non ho riscontrato comportamenti anomali, disattenzione o colpe dei medici di Viterbo”.
Montino ha comunque assicurato che a breve sarà portata a termine una riorganizzazione di tutte le chirurgie, compresa neurochirurgia, in modo da renderle operative 24 ore su 24.
E lo stesso dovrebbe accadere per emodinamica. Sia Montino che Pipino hanno assicurato che entro gennaio il reparto sarà operativo 24 ore su 24, sette giorni su sette.
Montino ha parlato poi del problema delle assunzioni. “Siamo di fronte a una carenza di personale – dice Montino – che blocca il turn over dei lavoratori.
Le assunzioni sono frenate per una legge che consente di assumere, nei luoghi pubblici, solo il dieci per cento di quelli che vanno in pensione ogni anno. Ma a breve trovremo una soluzione”.
E sul completamento dell’ospedale di Belcolle, Montino affema: “Fra tre o quattro mesi partirà una gara per il financial project. La Asl farà un concorso pubblico per affidare a un privato la realizzazione dell’ospedale.
Il privato che si aggiudicherà il bando – continua Montino – In cambio otterrà la gestione degli impianti termici, elettrici, lavanderia e mensa per 18 anni, ossia il tempo necessario per rientrare nel finanziamento. Si accorceranno, così, i tempi di realizzazione escludendo la Regione dal progetto”.
Intanto la commissione parlamentare sul servizio sanitario nazionale ha chiesto al commissario straordinario per la Sanità del Lazio, Elio Guzzanti, di aprire un’indagine su questo caso.