Invia questo articolo Stampa questo articolo
Condividi: Queste icone linkano i siti di social bookmarking sui quali i lettori possono condividere e trovare nuove pagine web.
  • Webnews
  • Digg
  • del.icio.us
  • Facebook
  • Google Bookmarks
  • LinkedIn
  • Live-MSN
  • MySpace
  • OKnotizie
  • Technorati
  • YahooMyWeb
  • TwitThis
I giornali che contano nel mondo

Perde la figlia e incatena il figlio a un palo

</p>

Perde la figlia e incatena il figlio a un palo.

E’ la notizia di apertura di China daily.com. Un bambino di due anni, si legge nell’articolo, è stato incatenato a un palo fuori un centro commerciale. A compiere un tale gesto il padre disperato.

Chen Chuanliu, 42enne tassita, si legge, ha legato il figlio al palo perché ha perso sua figlia di quattro anno il mese scorso e avrebbe deciso di adottare questa misura per tenere suo figlio al sicuro, quando lui è al lavoro.

Una pratica che è durata fino a quando il governo locale è intervenuto, vietando al 42enne di compiere di nuovo una tale azione.




</p>

Uguaglianza all’interno della Chiesa.

Politica estera in primo piano nell’edizione online del Times di Londra di questa mattina, 3 febbraio. Dalle righe del quotidiano di Londra si legge di una frattura tra Vaticano e governo inglese, all’indomani della conferma del papa della sua visita a Londra prevista per settembre.

In pochi, si legge, avrebbero gradito la sua critica all’equality bill, la legge sull’uguaglianza voluta dai laburisti, che in questi giorni sta compiendo il suo iter processuale. Una legge tenuta a battesimo dal vice segretario del partito Harriet Harman.

Secondo la nuova norma, osteggiata anche dagli anglicani più conservatori, le agenzie di adozione cattoliche non potrebbero più discriminare sessualmente le coppie cui affidare gli orfani e dunque dovrebbero anche accettare famiglie omosessuali. Inoltre diventerebbe impossibile per le istituzioni cattoliche (le scuole, per esempio) escludere dai posti di lavoro laici gay e transessuali.

Benedetto XVI ha criticato la nuova legislazione definendola “contraria alle leggi di natura”. E ha aggiunto: “Queste norme imporranno limitazioni ingiuste alla libertà delle comunità religiose di agire secondo il proprio credo”.

La stampa britannica ha ritenuto l’attacco a uno stato sovrano e protestante una gravissima violazione.


</p>

Un tuffo nella musica africana.

Ventiquattr’ore al giorno, sette giorni su sette, basta una semplice connessione a Internet per immergersi nel mare della musica africana. Così Afrik.com apre il suo articolo su Origin Radio, la web radio tutta africana dal palinsesto diversificato al massimo. Per abbracciare i gusti di ogni tipo di pubblico, anche il più esigente.

Nata inizialmente per trasmettere musica R’n B, Origin Radio ha poi finito per raccogliere molteplici stili musicali. Fino a diventare una vera e propria vetrina della musica africana.

Dopo un anno di prova, per testare l’accoglienza di Origin Radio da parte degli internauti, il sito web musicale ha aperto ufficialmente nell’ottobre del 2008. E, a distanza di un anno e mezzo dalla sua realizzazione, il progetto gode di ottima salute, a giudicare dal numero delle visite, in continuo aumento.




Lo annuncia, questa mattina, il quotidiano online francese Le Monde.
La pregiatissima specie di pesce è a rischio estinzione nel Mediterraneo e, proprio oggi, 3 febbraio, il governo dovrebbe pronunciarsi in favore dell’interdizione del commercio a livello internazionale.
In cambio del divieto, il ministro dell’Ecologia Jean-Louis Borloo vuole negoziare un compromesso con Bruxelles. Ovvero, strappare al divieto una zona esclusiva per i piccoli pescatori, con la possibilità, per loro di commerciare.
L’interdizione del commercio internazionale di questa varietà di pesce era attesa da diverse settimane, in Francia, primo paese pescatore di tonno rosso. La querelle tra pescatori e governo va avanti da tempo.
Per i primi il divieto di commerciare equivale a una dichiarazione di guerra. Il loro timore è che, dopo il tonno rosso, sarà la volta di altre specie. In una girandola di divieti destinata a non avere fine.
Quanto al governo, ha adottato, fino ad oggi, un atteggiamento ambivalente. Nel giugno 2009 il presidente Sarkozy si era impegnato a sostenere la tutela del tonno rosso. Poi, il ministro dell’Agricoltura e della Pesca Le Maire si era battuto in favore dell’iscrizione del tonno rosso all’allegato 2 della Convenzione sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione. Il che avrebbe permesso una misura meno restrittiva dell’interdizione del commercio, provvedimento verso il quale sembra, invece, orientato il ministro dell’Ecologia Borloo. Comunque vada, oggi sarà il giorno della verità per i pescatori.

3 febbraio, 2010 - 13.56