Madre soldato: Lasciatemi mia figlia
Oggi Il New York Times apre con la storia di un soldato americano: Leydi Mendoza, 22 anni specialista della Guardia nazionale del New Jersey al centro di una battaglia per l’affidamento della figlia Elisabetta. Il problema nasce dal fatto che la donna, lontana per il servizio militare, non sarebbe in grado di occuparsi della figlia. E’ il padre Daniel Llares a prendersene cura. La Mendoza, presa dai sensi di colpa, si è vista negare la possibilità di vedere la piccola Elisabetta, proprio dal compagno.
Secondo Llares sarebbe dannoso per la bambina “passare delle ore con un donna che a mala pena riesce a riconoscere”. Questo non è che l’ultimo di una serie di casi sull’affidamento dei bambini a madri che prestano servizio militare all’estero. E’ lo stesso Pentagono a diffondere le statistiche.
Queste vicende hanno portato le famiglie dei militari all’estero a mobilitarsi per aggiornare le leggi di custodia, per proteggere i militari non solo dalla perdita delle case e del lavoro. Ma anche dei propri figli.
L’attenzione del quotidiano americano si sposta sulla Giustizia. Il procuratore generale Eric H. Holder Jr. sta rimodellando il Dipartimento di Giustizia per i diritti civili. L’impegno del procuratore, secondo quanto riporta l’articolo, sarà quello di riformare l’ambito civile, al centro di discussioni da decenni.
I principali cambiamenti riguarderanno le promozioni, gli spostamenti di sede e il numero degli avvocati coinvolti nei processi civili.
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Giustizia in primo piano per Le Monde. Il quotidiano francese si occupa di riforma della procedura penale. La rimozione del giudice, che istituisce un tribunale d’inchiesta, il rafforzamento dei diritti di difesa e la Corte di cassazione, sono i campi da modificare secondo il presidente Sarkozy.
L’obiettivo è quello di proporre un progetto di legge alla fine di gennaio 2010, per il primo riesame parlamentare l’estate.
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70 anni dall’avvio dell’orrore. Così titola oggi El Pais, che apre con i festeggiamenti della commemorazione della strage di Danzica, che ha provocato quasi 60 milioni di morti. Europa, Stati Uniti e Russia ricordano l’inizio dell’invasione nazista della Polonia, primo atto della seconda guerra mondiale.
Presenti alla cerimonia molti capi di stato europei, quello russo Putin, il cancelliere tedesco Angela Merkel, il capo di stato polacco Donald Tusk. In rappresentanza dell’America James Jones, consigliere della sicurezza nazionale. Dopo la consegna omaggio floreale ai soldati sepolti nel cimitero di Westerplatte e una visita a una mostra, parleranno i leader polacchi, il cancelliere tedesco e il primo ministro russo, il cui intervento è previsto in un gesto di amicizia alla Polonia.
In seconda battuta la notizia della nuova proposta per l’Occidente sul programma nucleare. L’Occidente ha offerto all’Iran incentivi economici e diplomatici in cambio ha chiesto a Teheran di sospendere il programma di arricchimento dell’uranio, per il timore che attraverso questo possa realizzare la bomba atomica, nonostante l’Iran dice che sia per uso civile.
La risposta dell’Iran è attesa per fine mese. In caso di rifiuto dovrà affrontare le sanzioni economiche.
Dossier I giornali che contano nel Mondo
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