500 navi intrappolate nel ghiaccio
500 navi da pesca non più recuperabili a causa del ghiaccio.
Questa mattina China daily.com si occupa della particolare vicenda che ha visto coinvolte oltre 500 navi da pesca, rimaste intrappolate in mare aperto a Laizhou Bay nella parte est della Cina Bohai Mare.
Le navi si troverebbero lì dal 12 gennaio e il loro arresto avrebbe provocato grandi difficoltà al traffico marittimo. Una situazione che, come si legge nell’articolo, si sarebbe venuta a creare per l’ondata di gelo che ha colpito il paese negli ultimi giorni e che sarebbe la peggiore degli ultimi tre decenni.
Cadbury, Ferrero verso la rinuncia. Italia in primo piano nell’edizione online del Times, che apre con un’operazione economica relativa alla decisione della Ferrero di non partecipare alla battaglia per Cadbury. Mentre la casa di Alba mantiene il consueto silenzio. Dopo una lunga trattativa con gli advisor e le banche, e valutazioni su una contro offerta anche in cordata con l’americana Hershey, alla fine la famiglia cui fa capo il gruppo alimentare sembra aver deciso di non lanciare la sfida all’Opa Kraft. Michele Ferrero, si legge nell’articolo, voleva evitare di coinvolgere altri investitori nella trattativa. Un tremendo terremoto devasta la capitale di Haiti. E’ la notizia di apertura del New York Times di questa mattina, 13 gennaio. Catastrofi naturali in primo piano con il terremoto di magnitudine sette che ha distrutto completamente la città. Le squadre di soccorso, come si legge nell’articolo, stanno lavorando dalle prime ore della mattinata e stanno lottando per farsi strada, tra le macerie degli edifici crollati dopo il terremoto, per individuare persone che potrebbero essere rimaste sotto i resti delle case . Il sisma ha causato anche il crollo del palazzo nazionale , oltre che si numerose case, aggravando la situazione di uno dei paesi più poveri del pianeta. Il terremoto, si apprende, è stato il peggiore nella regione da più di 200 anni e ha lasciato il paese nel caos. Le forze dell’ordine non sarebbero riuscite a quantificare le persone rimaste uccise o ferite. Si calcola che il numero delle vittime potrebbe essere molto elevato. Arrivano rassicurazioni dal presidente Usa Barack Obama che ha fatto sapere che l’America sosterrà il popolo di Haiti. La Francia può salvare il tonno rosso? Se lo chiede il quotidiano online Le Monde che, in prima pagina, affronta la questione della prossima estizione del tonno rosso. Una varietà pregiatissima, usata soprattutto per preparare il sashimi. Ma ormai, sono poche le aziende artigianali che possono vantarsi di utilizzare questo tipo di pesce. Un po’ per il suo prezzo salato. Un po’ per la sua ricercatezza, dato che questa specie minaccia di scomparire tra soli tre anni. Dal 1970, infatti, la concentrazione di tonni rossi nell’Atlantico è diminuita dell’80%. Dato il rischio, la Francia sta valutando di ricorrere a delle misure di emergenza. Una di queste, la più drastica, potrebbe essere vietarne il commercio internazionale. Una decisione in merito avrebbe dovuto essere presa ieri, durante una riunione alla quale hanno partecipato i ministri dell’Agricoltura, dell’Ecologia e delle Finanze. Che però, non si sono pronunciati sull’argomento e hanno girato la “patata bollente” all’Eliseo. Gli scienziati lanciano l’allarme. Insieme ai militanti di Greenpeace e al Wwf, la cui campagna d’informazione in merito dura da anni. Non solo. L’anno scorso le due organizzazioni hanno reclamato la sospensione della stagione di pesca 2009 del tonno rosso. Ma invano. Qualche segnale positivo, il governo francese lo aveva dato l’estate scorsa, quando si era detto disponibile ad avallare una proposta proveniente dal principato di Monaco. Quest’ultimo aveva richiesto, davanti alla Convenzione dell’Onu sul comemrcio internazionale, che il tonno rosso fosse classificato tra le specie per le quali occorre il più alto grado di protezione. Ma tutto è naufragato qualche mese più tardi, dopo che lo stesso governo ha bloccato una proposta della Commissione europea per sostenere Monaco. “Invictus”, la parentesi sudafricana. Grande attesa per il nuovo film di Clint Eastwood, “Invictus”. Ne parla, questa mattina, Afrik.com, quotidiano online sull’attualità dell’Africa nera e del Maghreb. La pellicola, in Italia a partire dal 26 febbraio, farà oggi la sua comparsa nelle sale cinematografiche francesi. Il film è completamente incentrato su Nelson Mandela. Lo storico presidente del Sudafrica e Premio Nobel per la Pace nel 1993 sarà impersonato da un altrettanto storico attore, Morgan Freeman. Accanto a lui ci sarà il giovane, ma già navigato, Matt Damon, nei panni di Francois Pienaar, capitano della squadra di rugby. Sono gli anni della fine dell’apartehid. La politica di segregazione razziale istituita dal governo di etnia bianca del Sudafrica nel dopoguerra e rimasta in vigore fino al 1994, quando Mandela viene eletto alla guida del Paese. Il nuovo presidente si trova di fronte a uno Stato spaccato in due: bianchi da una parte e neri dall’altra. La sua sfida sarà trovare un modo per ricucire lo strappo. E a fare da collante sarà lo sport, con i mondiali di rugby che si sarebbero tenuti di lì a poco.
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