I gorilla a rischio per il carbone
I gorilla minacciati dal commercio di carbone.
Animali in primo piano nell’edizione online del Times. “Ciuffi di fumo salgono dalla foresta tra Rumangabo e il vulcano Nyiragongo.
Ma i sentieri di vapore non sono un fenomeno naturale. Sono la prova della distruzione dell’uomo delle foreste per produrre carbone”.
Questa operazione, si legge nell’articolo, alimenta la guerra civile ed è una delle principali cause che potrebbe portare all’estinzione dei primati.
Virunga National Park, nella parte orientale della Repubblica democratica del Congo, è sede di circa duecento gorilla di montagna, più di un quarto della popolazione mondiale.
La istruzione del loro habitat naturale rappresenta per loro la minaccia più grande.
I forni grezzi, nascosti nel parco, per la produzione e il commercio di carbone, stanno rovinando l’ambiente naturale dei gorilla.
I rangers cercano in tutti i modi di proteggere questi animali, ma l’intervento è molto rischioso e a volte ha procurato la morte dei guardiaparchi.
Diminuiscono i casi di estremismo musulmano tra cittadini americani.
Apre con questa notizia l’edizione online del New York Times di questa mattina 12 dicembre. Con il passare degli anni e dopo gli attacchi dell’11 settembre 2001, si legge nell’articolo, non si è verificato nessun altro attentato sul suolo americano e non sono state trovate ulteriori cellule terroristiche.
I risultati dei test degli specialisti dell’antiterrorismo hanno portato a una conclusione confortante: gli Stati Uniti non sono vulnerabili alla radicalizzazione musulmana. Questo perché i musulmani americani si sarebbero ben assimilati nelle diverse comunità.
Una notizia, prosegue l’articolo, che non è sfuggita al presidente Barack Obama nel discorso in cui ha confermato l’invio di trenta mila soldati americani in Afghanistan.
L’invasione dell’Iraq nel 2003 era giustificata.
L’edizione online di Le Monde apre il giornale con le dichiarazioni dell’ex primo ministro inglese Tony Blair, sulla guerra in Iraq. Blair ha detto che l’invasione è stata giusta, nonostante non fosse stata provata la presenza di armi di distruzioni di massa.
Le minacce alla regione, il potenziale sviluppo delle armi di distruzione di massa e l’uso di quelle chimiche contro il popolo iracheno sarebbero state motivazioni sufficienti a far prendere la decisione all’allora primo ministro.
Nell’articolo si leggono anche le dichiarazioni di Blair: “Non posso realmente pensare che noi saremmo potuti stare meglio se lui o i suoi figli fossero ancora al potere. Seppur difficile, avevo una decisione da prendere”.
Tiger Woods abbandona il golf.
La notizia del ritiro dalle scene sportive del campione di golf fa il giro del mondo. Se ne occupa anche China daily.com.
Il campione più pagato al mondo ha preso una “pausa indefinita” dallo sport a causa degli scandali che lo hanno colpito negli ultimi giorni. Storie di amanti e tradimenti che hanno provocato la reazione della sua famiglia.
Nella nota divulgata sul suo blog, il campione dichiara di essere consapevole del male provocato dalle sue azioni e dice di voler provare a essere un marito e un padre migliore.
Dossier I giornali che contano nel mondo
... Gli articoli
- Il New York Times bacchetta tutti
- Carceri Usa e morte Ted Kennedy
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